La ricerca e l’innovazione relativa alle tecnologie, i sistemi ed i materiali, si riflette nelle nostre attività di certificazione, diagnosi e progettazione energetica, unitamente all’implementazione dei protocolli nazionali ed internazionali di sostenibilità ambientale, da parte di tecnici abilitati e certificati.
L’Italia, con il D.Lgs 192/2005 e il D.Lgs 311/2006 ha ribadito e rafforzato l’obbligo di dotare di certificazione energetica i nuovi edifici e quelli esistenti. A seguito del D.Lgs 28/2011 nei contratti di compravendita e di locazione di edifici o di singole unità immobiliari, deve essere inserita una clausola con la quale l’acquirente o il locatario danno atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione relativa alla certificazione energetica dell’edificio.
I Professionisti di INNOVA AE svolgono tale attività mediante l’analisi della documentazione tecnica, sopralluogo in sito, modellazione numerica tramite specifici software, valutazione della Classe Energetica e relativa redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
L’audit segue i seguenti criteri:
- è basato su dati operativi relativi al consumo di energia aggiornati, misurati e tracciabili e (per l’energia elettrica) sui profili di carico;
- comprende un esame dettagliato del profilo di consumo energetico di edifici o di gruppi di edifici, di attività o impianti industriali, ivi compreso il trasporto;
- si basa sull’analisi del costo del ciclo di vita, invece che su semplici periodi di ammortamento, in modo da tener conto dei risparmi a lungo termine, dei valori residuali degli investimenti a lungo termine e dei tassi di sconto;
- è proporzionato e sufficientemente rappresentativo per consentire di tracciare un quadro fedele della prestazione energetica globale e di individuare in modo affidabile le opportunità di miglioramento più significative.
Conseguentemente l’audit energetico consente calcoli dettagliati e convalidati per le misure proposte in modo da fornire informazioni chiare sui potenziali risparmi. I dati utilizzati per gli audit energetici possono essere conservati per le analisi storiche e per il monitoraggio della prestazione.
Lo sviluppo sostenibile del settore delle costruzioni deve seguire un approccio olistico in linea con le tre dimensioni della sostenibilità: economica, ambientale e sociale. Conseguentemente un progetto realizzato con criteri di sostenibilità ambientale può minimizzare o eliminare del tutto gli impatti ambientali negativi attraverso una scelta consapevole che passa attraverso pratiche progettuali, costruttive e di esercizio migliorative rispetto a quelle comunemente in uso, in grado di posizionarsi nella fascia più alta del mercato edilizio. Inoltre, come ulteriore beneficio, un progetto sostenibile consente di ridurre i costi operativi, aumentare il valore dell’immobile nel mercato e la produttività degli utenti finali, riducendo nel contempo le potenziali responsabilità conseguenti ai problemi relativi alla scarsa qualità dell’aria interna agli edifici.
In sintesi, l’adozione di pratiche sostenibili nella progettazione edilizia consente di conseguire benefici ambientali, economici e sociali locali e globali con ovvie ricadute su tutti gli utenti dell’edificio, inclusi i proprietari, gli occupanti e tutta la popolazione in generale.
Protocollo LEED
Lo standard LEED – Leadership in Energy and Environmental Design – è un sistema di certificazione degli edifici ambientalmente sostenibili, che nasce negli USA ad opera di U.S.Green Building Council (USGBC) nel 1993.
LEED è un sistema volontario e basato sul consenso, per la progettazione, costruzione e gestione di edifici sostenibili ed aree territoriali ad alte prestazioni e prevede formulazioni differenziate per le nuove costruzioni, edifici esistenti, per aree urbane.
Il sistema di rating LEED si struttura in 7 sezioni organizzate in prerequisiti obbligatori e in crediti da scegliere in funzione delle caratteristiche del progetto.
Le sezioni che compongono LEED sono le seguenti:
- Sostenibilità del Sito
- Gestione delle Acque
- Energia ed Atmosfera
- Materiali e Risorse
- Qualità ambientale Interna
- Innovazione nella Progettazione
- Priorità Regionale
I livelli di certificazione si articolano su 4 livelli in funzione del punteggio ottenuto:
Base – Argento – Oro – Platino.
Protocollo ITACA
Il Protocollo ITACA, nato dall’esigenza delle Regioni di dotarsi di strumenti validi per supportare politiche territoriali di promozione della sostenibilità ambientale nel settore delle costruzioni, è stato realizzato da ITACA (Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale – Associazione nazionale delle Regioni e delle Province autonome), nell’ambito del Gruppo di lavoro interregionale per l’Edilizia Sostenibile istituito nel dicembre 2001, con il supporto tecnico di iiSBE Italia (international initiative for a Sustainable Built Environment Italia) e ITC-CNR, ed approvato il 15 gennaio 2004 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. In seguito, il Protocollo è stato adottato da numerose Regioni e amministrazioni comunali in diverse iniziative volte a promuovere e ad incentivare l’edilizia sostenibile attraverso: leggi regionali, regolamenti edilizi, gare d’appalto, piani urbanistici.
Il Protocollo ITACA è uno strumento di valutazione del livello di sostenibilità energetica e ambientale degli edifici e permette di verificare le prestazioni di un edificio in riferimento non solo ai consumi e all’efficienza energetica, ma prendendo anche in considerazione il suo impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. Il Protocollo garantisce inoltre l’oggettività della valutazione attraverso l’impiego di indicatori e metodi di verifica conformi alle norme tecniche e leggi nazionali di riferimento.
ITACA è derivato dal modello di valutazione internazionale SBTool, sviluppato nell’ambito del processo di ricerca Green Building Challenge, e contestualizzato al
territorio italiano in relazione alla normativa di riferimento ed ai propri caratteri ambientali.